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Diete famose

Alcune delle diete più famose

Diete famoseNegli ultimi anni, la parola dieta è diventata una delle parole più usate e tema di discussione giornaliero tra le persone. Ormai siamo davanti ad un universo di diete. Come le galassie, vicine e distanti anni luce fra di loro, i modelli di diete propinati e diffusi negli anni, hanno punti in comune tra di loro e punti concettuali opposti. Sono così tante e stravaganti, che noi ci fermeremo solo a descrivere alcune delle diete famose e più rinomate.

La dieta a Zona

La dieta a zona è stata ideata e sviluppata dal Dr. Barry Sears negli USA nel 1984. Secondo l’ideatore, uno dei pilastri della Zona è il controllo dell’ormone insulina, che è il responsabile principale dell’accumulo di grasso e dell’impossibilità di utilizzarlo come fonte di energia. Per funzionare in modo ottimale, sempre secondo l’autore, occorre mangiare minino 3 pasti e 2 spuntini. I menù e dunque i pasti devono rispettare delle proporzioni fisse di macronutrienti: 40% carboidrati, 30% proteine e 30% grassi.  Il regime è molto difficile da seguire e richiede una costante attenzione alle proporzioni ed alle percentuali. Secondo noi è un modello più matematico che alimentare.

La dieta Atkins

E’ inventata dal cardiologo Robert Atkins e da lui prende il nome. E’ una dieta a bassissimo tenore di carboidrati ed è la dieta iperproteica più conosciuta nel mondo. Al di là del costo economico di questa dieta (un’analisi condotta da Forbes ha mostrato come il menu standard dell’Atkins Nutritional Approach è nei primi cinque, come costo dei dieci piani nutrizionali analizzati dal magazine economico) è una dieta fortemente sbilanciata a favore di quasi totalmente proteine e grassi animali.

La dieta Scarsdale

Lo slogan di questa dieta è “10 chili in 14 giorni”. Realizzata dal Dott. Herman Tarnower (1910-1980), un medico statunitense che lavorava nello Scarsdale Medical Center, deve essere seguita per un periodo di soli 14 giorni per cedere poi il posto ad una dieta di mantenimento. E’ un tipo di dieta fortemente ipocalorica ed ipoglucidica e causa chetosi. Impone un consumo calorico inferiore alle 1000 kcal. È vietato l’uso dei condimenti. Come la Atkins è povera di carboidrati, vitamine e sali minerali. Se seguita oltre i 14 giorni previsti diventa pericolosa per la salute e non è assolutamente adatta a chi soffre di problemi renali.

La dieta Montignac

Anche se viene da loro stessi definita una “non dieta”, esso è un modello alimentare, quindi dieta, basato sull’indice glicemico degli alimenti e sugli abbinamenti. Michel Montignac era un bambino obeso, così come lo era suo padre. Dopo aver studiato scienze politiche e conseguito una specializzazione in scienze umanistiche, ha intrapreso la carriera di quadro superiore nell’industria farmaceutica a livello internazionale. Lì iniziò la sua ricerca sulla nutrizione al fine di perdere peso. È morto nel 2010 per le complicanze di un cancro alla prostata. Secondo Montignac ogni alimento ad alto indice glicemico introdotto nell’organismo provoca, un eccessivo aumento della glicemia che porta ovviamente ad, una notevole secrezione di insulina con il compito di ridurre la glicemia. Questa risposta insulinica, quanto rapida, secondo Montignac, favorisce l’accumulo di grassi, causando sovrappeso ed obesità. Non fa alcun riferimento all’attività fisica, nel suo “programma”.

La dieta Macrobiotica

Secondo l’inventore, la dieta macrobiotica non è semplicemente un programma di dieta. E’ un modo di vivere. Se siete attratti dal concetto di mangiare quasi e solo prevalentemente vegetali organici naturali (con un po’ di pesce) e di abbracciare una spiritualità Zen sia nella vostra vita, sia nelle scelte alimentari, è (sempre secondo l’inventore) alla dieta macrobiotica che dovete rivolgervi. Il regime della dieta macrobiotica supporta la filosofia orientale di bilanciare gli alimenti per raggiungere un equilibrio tra Yin e Yang. Per raggiungere tale equilibrio, gli alimenti vengono suddivisi in base alle loro caratteristiche acide, taglienti, salato, dolce o amaro. Tendenzialmente si basa dunque su cereali integrali (frumento, grano saraceno, mais, riso, miglio, avena, segale), legumi, semi oleosi (sesamo, girasole e zucca), frutta e verdura.

La dieta Dukan

Propone un programma in 4 fasi che includono alimenti ricchi di proteine e poco calorici. Durante la prima fase ci si deve nutrire di proteine pure, dunque si mangia solo carne bianca e rossa, pesce, frutti di mare, latticini a base di latte scremato. Dopo questa prima fase che si effettua per tot giorni fino ad un massimo di 10 giorni, a seconda dell’obiettivo da raggiungere, si passa alla seconda fase che è come la prima, ma si possono mangiare in più le verdure. Non è consentito assolutamente mangiare  patate, mais, piselli, lenticchie e fagioli. Seguono poi altre fasi che servono a consolidare e stabilizzare la dieta. E’ una dieta altamente iperproteica e chetogenica che fa perdere peso perché produce un accumulo di corpi chetonici, e questo provoca nausea e riduce l’appetito. Le persone a questo punto non mangiano perché hanno il disgusto del cibo, inoltre i corpi chetonici sono dannosi per i reni e alla lunga possono procurare danni reali. Il Dottor Dukan, a causa di questa “Dieta scorretta e rischiosa, soprattutto per i reni” è stato radiato dall’ordine dei medici.

La dieta Pritikin

Pritikin era un ingegnere ed inventore. Non ha mai avuto una formazione medica formale. Alla fine del 1950, a Nathan Pritikin gli fu diagnosticata una malattia al cuore che lo ha spinto ad alimentarsi con una dieta ricca di fibre ed a basso contenuto di grassi e ad iniziare un programma di esercizio fisico moderato. Nel 1958 si ammalò di leucemia che lo portarono alla morte nel 1985. La dieta Pritikin, creata ed ideata dal suo inventore Nathan Pritikin, dal quale prende il nome, è una dieta a basso contenuto di grassi, a base di verdure, cereali e frutta. E’  una dieta ricca di carboidrati e si basa su circa 700-1200 calorie al giorno. E’ quasi completamente vegetariana, ed incoraggia il consumo di grandi quantità di cereali integrali e verdure. E’ ricca di fibre, basso contenuto di colesterolo e contiene solo il 5-7 % del totale delle calorie giornaliere sotto forma di grassi. Seguire una dieta con il 5-7% di grassi a lungo termine, diventa difficile oltre che estenuante. Non a caso Pritikin, per agevolare i propri clienti nel seguire una dieta così restrittiva, allestì anche una linea di prodotti alimentari ad hoc.

Questo tipo di dieta, non solo è molto impegnativa e difficile da seguire, ma ha una quantità così bassa di grassi risulta anche essere controproducente.

La dieta Mediterranea

Sforzandoci di comprendere cosa sia questa dieta mediterranea, facciamo svariate ricerche e scopriamo che si tratta di “Un modello alimentare ispirato, secondo gli studiosi, ai modelli alimentari tradizionali di tre paesi europei ed uno africano del bacino del mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna e Marocco”.

Dal 2010 è stata inserita fra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità dall’Unesco. Lorenzo Piroddi, considerato secondo alcuni il padre della dieta mediterranea, è stato un medico e scrittore del primo novecento. Egli scoprì la connessione tra alimentazione e malattie del ricambio. Secondo altri, la dieta mediterranea è stata invece scoperta dal medico e scienziato americano Ancel Keys, in quanto si sarebbe accorto come vi era una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso gli abitanti di Nicotera e dell’isola di Creta.

Ad ogni modo, sono numerose le critiche che sono state rivolte ai dati riportati da Keys secondo i quali, il tasso di mortalità delle popolazioni mediterranee era dovuto solo in minima parte alle malattie dell’apparato cardiovascolare. Nell’immediato dopoguerra, infatti, molte persone semplicemente morivano prima (ad esempio di malnutrizione, inadeguatezza delle cure mediche, morte accidentale), ovvero più giovani rispetto all’età nella quale solitamente si viene colpiti da infarti o ictus. Un’altra critica che noi, ma non solo, muoviamo alla dieta mediterranea è questa: una dieta intesa nel suo significato più profondo, ovvero come “insieme di alimenti da consumare” (dal greco dìaita, ovvero “modo di vivere”), deve essere ben codificata per poter essere considerata tale. Se si chiede infatti a diversi nutrizionisti in cosa consiste la dieta mediterranea, probabilmente si otterranno altrettante diverse risposte. La dieta mediterranea “spinge” il consumo di alimenti come pasta, verdura, frutta e olio extravergine di oliva, ma in modo del tutto generico. Ecco perché, secondo alcuni, non è corretto parlare di “dieta mediterranea”, ma sarebbe preferibile farvi riferimento come a un insieme di “indicazioni alimentari mediterranee”. Dunque cos’è e qual è questa benedetta dieta mediterranea?

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