EUCALIPTO (EUCALYPTUS GLOBULUS LABILL): descrizione botanica, storia, curiosità , usi, benefici in fitoterapia
L’eucaliyptus globulus è un albero maestoso sempreverde appartenente alla famiglia delle Mirtaceae. La sua altezza può arrivare fino ai 90 metri e più nel luogo di origine (Australia, Nuova Guinea e Tasmania), in Italia, invece non supera i 30 metri circa di altezza ed è diffuso in Sicilia e nell’isola d’Elba. In genere cresce nelle zone temperate. Il suo tronco ha una corteccia liscia di colore grigio-cenere che si sfalda in placche longitudinali. Il colore del legno è rossastro, le foglie giovani sono opposte, di forma ovale lanceolata, di un color bluastro, mentre le foglie adulte, sono alterne, dure, a forma di falce, di colore verde scuro. I fiori si presentano numerosi e raggruppati in boccioli, con un aspetto piumoso di colore bianco e rossastri; i frutti sono rappresentati da capsule legnose e rugose che si aprono facendo fuoriuscire i piccoli semi. Il periodo di fioritura avviene da Maggio a Luglio. Per scopo fitoterapico si utilizzano le foglie e i rami terminali. E’ costituito da principi attivi, quali: l’olio essenziale chiamato eucaliptolo, acido caffeico, acido gallico, flavonoidi, come l’eucaliptina, la rutina e i tannini.
Gli eucalypti sono considerati gli alberi più alti al mondo. Il genere venne fatto conoscere nel 1777 grazie al botanico di origine francese l’Hèntier che si trovò casualmente a Londra e si trovò ad esaminare questa pianta che proveniva dall’Australia, affascinato dalla singolarità dei fiori che sbucarono via come dei tappi e la battezzò Eucalyptus originario dal greco “eu” che significa coperto e “calyptos”, coperto, con riferimento al fiore che è ben nascosto. Si pensa che il primo a coltivarlo in Europa, fu il duca di Camaldoli. Le piante furono importate in Europa intorno al ‘700 per scopi ornamentali ma anche per produrre legno, con lo scopo ben preciso di bonificare le zone paludose e sconfiggere la malaria.
Il più diffuso è quello che stiamo trattando in questo articolo, l’eucalyptus globulus, soprannominato rosa dell’ovest e albero blu della gomma di Tasmania. Fu denominato anche albero della febbre, dato che si pensava che l’odore balsamico delle foglie avesse il potere di rendere neutra l’aria poco gradevole delle paludi.
Le proprietà benefiche che svolge l’olio essenziale dell’eucalyptus globulus in fitoterapia sono svariate: ha proprietà battericide, antisettiche, astringenti, balsamiche e digestive, e risulta utile come calmante ed espettorante della tosse e viene ritenuto un buon disinfettante per la pelle in caso di piaghe e ferite. Un tempo, quando i disinfettanti moderni non esistevano, le foglie di eucalipto venivano bruciate nei bracieri, così facendo si sfruttavano le proprietà battericide e antisettiche. L’estratto della pianta ha la capacità di curare le febbri, può essere usato anche come tonico, per curare il catarro dello stomaco e anche per la febbre tifoidea. Si consiglia il suo utilizzo a chi soffre di asma, bronchite cronica e secrezioni catarrose. Sottoforma di infuso aiuta a portare sudorazione e per stimolare l’attività dei reni, delle ghiandole renali e mammarie. Un altro metodo di utilizzo può essere la lavanda di eucalyptus che consente di far astringere e tonificare l’epidermide. E’ un buon alleato della pelle che presenta impurità, acne e foruncoli. Inoltre, rientra in molti prodotti come dentifrici, colluttori, caramelle ecc.
EUCALIPTO (EUCALYPTUS GLOBULUS LABILL): dosi consigliate e controindicazioni
Per rinite, sinusite e raffreddore è possibile assumere 3 o 4 gocce di olio essenziale di eucalipto diluito in un bicchiere di acqua bollente. In caso di frizioni, ostruzioni bronchiali, si ricorre alla tintura madre che prevede una dose di foglie per cinque dosi di alcool a 50°C macerate per una settimana circa. Se ne può bere un cucchiaino da caffè da diluire in 100 ml. di acqua per 2 volte al giorno. Il sovradosaggio dell’olio può dare intolleranza come prurito ed eruzioni cutanee. Dopo averlo applicato esternamente è sconsigliato esporsi al sole per evitare delle ustioni. In soggetti che presentano patologie gastriche, epatiche, in gravidanza, allattamento e nei bambini con età inferiore ai 6 anni può risultare tossico ed è bene evitare di assumerlo internamente. Inoltre, bisogna che si eviti l’applicazione a stretto contatto con le narici dato che risulta essere responsabile di spasmi dell’epiglottide. Bisogna che si utilizzi l’olio essenziale per periodi limitati, nella cura di semplici affezioni. Inoltre può provocare nausea, vomito, gastrite e convulsioni.
EUCALIPTO (EUCALYPTUS GLOBULUS LABILL): ricette per la cura della pelle
Grazie alle proprietà purificanti e fluidificanti dell’olio essenziale di eucalyptus si può ottenere un risultato detergente e rivitalizzante per il corpo. Adesso vi daremo modo di poter preparare un pediluvio:
Prendete tre cucchiai di sale grosso, tre cucchiai di bicarbonato, 6 gocce di olio essenziale di eucalyptus e poneteli in una bacinella di acqua calda. Immergete i piedi per 10-15 minuti, massaggiando le zone più interessate. Per prolungare il beneficio sciacquate con acqua tiepida e asciugate continuando a massaggiare.
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