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ANALISI CLINICHE: ACE (enzima convertitore dell’angiotensina)

ANALISI CLINICHE: ACE

Cos’è: L’ACE (enzima convertitore dell’angiotensina) è una glicoproteina enzimatica prodotta dalle cellule endoteliali dei vasi sanguigni di tutti gli organi, ma in particolare dei polmoni.

La funzione enzimatica principale è la catalizzazione della conversione dell’angiotensina in angiotensina II, intervenendo così nella regolazione del sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone. L’angiotensina I in sé non è attiva ma, quando viene convertita in angiotensina II, causa il restringimento dei vasi sanguigni, con conseguente aumento della pressione sanguigna. Nel contempo l’ACE degrada, inattivandola, la bradichinina, che invece è un vasodilatatore, incrementando così l’attività vasocostrittrice.

 

Prescrizione esame ACE:  La sua determinazione ematica ha scarso valore predittivo nell’indagine di uno stato ipertensivo. Il motivo principale per il quale i medici ricorrono all’esame dei livelli dell’ACE è di individuare e monitorare la sarcoidosi. La sarcoidosi porta allo sviluppo di piccoli agglomerati di cellule infiammate, che interessano comunemente occhi, polmoni, linfonodi e pelle. È una condizione che spesso si risolve spontaneamente ma che in alcuni casi si cronicizza.

La istoplasmosi, la sarcoidosi, la sclerodermia, la cirrosi alcolica e l’embolia polmonare sono  alcune delle condizioni patologiche in cui l’incremento della concentrazione plasmatica dell’ACE riveste un preciso significato. L’esame dell’ACE può inoltre essere utilizzato per individuare o escludere la malattia di Gaucher, una malattia genetica che causa l’accumulo di grassi nelle cellule.

Valori di riferimento ACE:

Donna:   35 – 114 U/L

Uomo:    35 – 114 U/L

 

Valori elevati e fuori norma ACE:

Elevati livelli di ACE sono a volte secreti dalle cellule ai margini esterni del granuloma. I granulomi sono piccole masse di tessuto simil-tumorale composti da cellule infiammatorie, immunitarie e fibrose che creano dei rigonfiamenti sottocutanei e in altre parti del corpo. Sono una caratteristica peculiare della sarcoidosi. I livelli di ACE spesso aumentano quando si sviluppano i granulomi. Circa il 50-80% dei pazienti con sarcoidosi attiva hanno livelli di ACE elevati che si alzano ed abbassano seguendo l’andamento della malattia.

Elevati livelli di ACE possono riscontrarsi anche in patologie diverse dalla sarcoidosi, tra i quali ricordiamo la lebbra e la tubercolosi, che causano la formazione di granulomi attorno al punto di infezione batterica.  Inoltre, il suo valore diagnostico risulta limitato dalla sua relativa aspecificità dato che tassi elevati si riscontrano anche nelle Pneumoconiosi, Pneumopatie allergiche, malattia di Gaucher, malattie autoimmuni, epatopatie, ipertiroidismo, ipertensione arteriosa, artrite reumatoide e collagenopatie, amiloidosi, bronchite acuta e cronica, cirrosi epatica.

I livelli di ACE sono stati ritrovati moderatamente elevati in molte patologie quali: 

  • infezioni da HIV
  • alcune infezioni da funghi
  • diabete mellito
  • ipertiroidismo

Il dosaggio dell’ACE non viene impiegato di routine nella diagnosi e monitoraggio di queste patologie (non è stata dimostrata la sua utilità clinica).

 

Valori bassi fuori norma ACE:

Livelli diminuiti di ACE si possono verificare in relazione alle seguenti cause:

  • broncopneumopatia cronica ostruttiva BPCO
  • fibrosi cistica
  • enfisema polmonare
  • cancro polmonare
  • denutrizione
  • terapia steroidea
  • ipotiroidismo
  • assunzione di ACE inibitori

 

Tra le altre condizioni che influiscono sui livelli dell’ACE vi sono:

  • anoressia;
  • epatite alcolica;
  • asbestosi;
  • asma;
  • malattia cronica del fegato;
  • diabete;
  • enfisema;
  • malattia di Hodgkin;
  • ipertiroidismo;
  • ipotiroidismo;
  • cancro al polmone;
  • sclerosi multipla;
  • terapia steroidea;
  • tubercolosi.

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