CORYNANTHE YOHIMBE K. SCHUN (PAUSINYSTALIA YOHIMBE): descrizione botanica, storia, curiosità, usi, benefici in fitoterapia
La corynanthe yohimbe è un albero che appartiene alla famiglia delle Rubiaceae. E’ originario dell’Africa centro-occidentale e lo si trova in particolar modo nelle foreste del Congo, Camerun e Gabon. Presenta delle foglie ovali verde scuro o giallo ocra, dei fiori di un bianco sporco, gialli e rossi, con dei lobi prolungati e radunati sui rami in cime ombrelliformi. Viene utilizzata la corteccia del tronco e dei rami.
Nel Camerun e nel Gabon questo albero viene chiamato Yumbehoa o Yohimboa e l’aspetto ricorda quello della quercia. Gli indigeni usano le decozioni della corteccia come suffumigi ma soprattutto come afrodisiaco.
Yohimbe è la droga ottenuta dalla parte interna della corteccia dell’albero Pausinystalia yohimbe; al suo interno si trova un 5% circa di sostanze farmacologicamente attive, tra le quali la più conosciuta è l’alcaloide indolico yohimbina, insieme a sostanze con struttura similare ed analoga attività: ioimbinina, ioimbenina.
Lo yohimbe e la yohimbina sono considerati degli stimolanti. Hanno la capacità di stimolare il desiderio e le performances sessuali e di potenziare le capacità fisiche o intellettuali, fino a produrre effetti psichedelici a dosi elevate. Nel mondo occidentale, la yohimbina è conosciuta soprattutto come sostanza utile per favorire le performances sportive, migliorare l’erezione e favorire il dimagrimento, il tutto senza apportare particolari modifiche ai livelli di testosterone, ma semplicemente aumentando la produzione della norepinefrina, l’ormone surrenalico essenziale che permette di raggiungere un rapporto sessuale soddisfacente, che subisce un calo con il passare degli anni.
La pianta si è anche rivelata un ottimo rimedio vasodilatatore ed ipotensivo a livello cutaneo inoltre inibisce la secrezione di serotonina la quale ha la tendenza a restringere le arterie. Se si usa localmente, sembra che possegga delle proprietà anestetiche.
Alcuni studi clinici hanno chiarito come l’effetto afrodisiaco del corynanthe yohimbe sia dovuto alla capacità del principio attivo yohimbina di aumentare il flusso sanguigno al pene, oltre a moltiplicare gli impulsi nervosi degli organi genitali, incrementando la libido. Inoltre, combatte l’angina pectoris e i dolori toracici, migliora la capacità di concentrazione, contrasta la depressione ed è un rimedio naturale contro febbre, tosse e lebbra.
Altri studi sembra che dimostrino una correlazione tra l’utilizzo di yohimbe e la perdita di peso, in modo particolare negli atleti. La yohimbina infatti, data la sua natura di principio attivo alfa bloccante, provoca un aumento del livello dell’ormone noradrenalina che stimola il corpo ad un maggior utilizzo di grasso nella lipolisi. I tessuti adiposi vengono bruciati con immediatezza ed efficienza grazie all’azione dell’enzima lipasi ormono-sensibile (HSL), attivato dalla noradrenalina, il cui scopo finale è idrolizzare acidi grassi e trigliceridi in eccesso.
CORYNANTHE YOHIMBE K. SCHUN (PAUSINYSTALIA YOHIMBE ): dosi consigliate e controindicazioni
Lo yohimbe può essere assunto esternamente e se ne consiglia l’assunzione a digiuno, soprattutto quando si intende favorire il processo di dimagrimento.
Risulta difficile stabilire un dosaggio idoneo, che non abbia controindicazioni, dato che i prodotti presenti sul mercato contengono ognuno diverse quantità di principio attivo. Si può arrivare a definire una dose giornaliera finalizzata a contrastare i malesseri che va dai 15 ai 30 milligrammi, con un’eventuale aggiunta di gocce di estratto di radice, dalle 5 alle 10 giornaliere.
Alcuni esperimenti sembrano definire una quantità di yohimbe efficace in caso di utilizzo per la perdita di peso di sportivi e atleti, 20 milligrammi 2 volte al giorno per 20 giorni. Per la sicurezza di chi vuole utilizzarlo, sarebbe opportuno iniziare ad assumerlo in quantità modeste, facendo sempre riferimento ai dosaggi standard riportati sul prodotto acquistato, ed osservare eventuali reazioni: se non si ottengono gli effetti desiderati, potrebbe essere opportuno aumentare il dosaggio.
L’assunzione di yohimbe è sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento al seno. Si ritiene infatti che i feti e i neonati siano particolarmente sensibili alla tossicità della yohimbina. In alcuni paesi questo integratore a base di erbe è addirittura soggetto a restrizioni a causa della sua potenziale pericolosità. È altamente sconsigliato anche a individui affetti da problemi di cuore, ipertensione, patologie renali, diabete, iperplasia della prostata, schizofrenia, malattie del fegato. Gli effetti collaterali che emergono sono: vomito, irritabilità, mal di testa, ansia, sudorazione eccessiva, perdita di appetito, ipertensione e aritmie cardiache, aumento della temperatura corporea, difficoltà di assorbimento renale, difficoltà respiratorie.
Nel caso in cui insorgono effetti collaterali è necessario diminuirlo immediatamente e in alcuni casi potrebbe rendersi addirittura indispensabile la sospensione totale del trattamento.
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