TIAMINA ( VITAMINA B1 )
La tiamina o tiammina, meglio nota come Vitamina B1 o anche come aneurina, è chimicamente costituita da un anello pirimidinico collegato ad un anello tiazolico; la sua forma biologicamente attiva è l’estere pirofosforico (TPP), che occupa un ruolo centrale nel metabolismo energetico cellulare. La tiamina è fondamentale nel coadiuvare reazioni di decarbossilazione ossidativa utili alla produzione di energia e sintesi di macromolecole importanti come gli acidi nucleici. La carenza di tiamina (Vitamina B1), presente soprattutto in alcune categorie come gli alcolisti, si manifesta con una marcata neuropatia caratterizzata da intenso dolore a carico degli arti, convulsioni e nei casi più gravi con encefalopatia. L’assorbimento della vitamina B1, avviene principalmente nel duodeno e si riduce gradualmente lungo il resto dell’intestino tenue. In caso di ingestione ed abuso di alcool, l’assorbimento intestinale della tiamina viene notevolmente ridotto. La carenza di tiamina è associata ad alterazioni nel metabolismo dei carboidrati. Poiché ci sono scarse possibilità di immagazzinamento della tiamina, i primi disturbi metabolici appaiono dopo pochi giorni di assunzione di una dieta carente in vitamina B1. Dalla deficienza cronica grave di vitamina B1 deriva una sindrome caratterizzata da alterazioni a carico del sistema nervoso, del sistema cardiovascolare e dell’apparato gastroenterico, nota come “beri-beri”. Tale sindrome è ancora diffusa in alcune regioni dell’Estremo Oriente nelle quali il riso brillato rappresenta l’alimento base della dieta. Carenze acute, spesso legate ad alcoolismo o uso di droghe, provocano invece lesioni del sistema nervoso centrale con una sindrome nota come encefalopatia di Wernicke. In caso di apporti elevati, una volta saturata l’albumina, l’eccesso di tiamina libera in circolo viene rapidamente escreta nelle urine principalmente sotto forma di tiocromo. Non sono stati rilevati effetti tossici con livelli fino a 500 mg al giorno per un mese (Commission of the European Communities, 1993). Uno studio suggerisce come l’integrazione di tiamina possa avere dei benefici sulla funzionalità cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica sintomatica trattati con diuretici [Clin Res Cardiol. 2011 Nov 5. Thiamine supplementation in symptomatic chronic heart failure: a randomized, double-blind, placebo-controlled, cross-over pilot study. Schoenenberger AW, Schoenenberger-Berzins R, der Maur CA, Suter PM, Vergopoulos A, Erne P.]. Un altro studio dimostra come la somministrazione di tiamina potrebbe prevenire la patologia vascolare, caratterizzata da stress ossidativo e danno endoteliale, in pazienti diabetici riducendo pertanto il rischio di complicanze angiopatiche e cardiovascolari [Int J Clin Pract. 2011 Jun;65(6):684-90. Doi Thiamine deficiency in diabetes mellitus and the impact ofthiamine replacement on glucose metabolism and vascular disease. Page GL, Laight D, Cummings MH.]. Inoltre la tiamina sta prendendo sempre più un ruolo emergente nella terapia per la prevenzione e trattamento efficace nel rendere reversibile la nefropatia diabetica, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia. Questa proprietà potrebbe essere determinata dal ripristino delle concentrazioni tissutali renali di vitamina B1, compromesse nella patologia.
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