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apr 20 2020

PREVENZIONE CONTRO IL CORONAVIRUS

coronavirus-4945416_640PREVENZIONE CONTRO IL CORONAVIRUS

In questi ultimi tempi si è sentito parlare tantissimo di mascherine e di dispositivi di protezione individuale per sanitari e per civili. Si è fatta un po’ di confusione riguardo le prestazioni e la tutela garantita dai dispositivi di protezione individuale. Naturalmente esistono in commercio diversi tipi di mascherine con diversi gradi di filtrazione.

Le mascherine chirurgiche sono le più utilizzate e trovabili in commercio, ma non sono sicure al 100% contro il contagio. E’ stato ampiamente dimostrato che il contagio può avvenire tramite le goccioline di saliva contaminate o tramite superfici contaminate, come anche le mani, che entrano in contatto con le mucose di occhi, naso e bocca. A meno che non sia diversamente specificato, il termine mascherine chirurgiche si riferisce a mascherine monouso approvate dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per uso come dispositivi medici in base alla normativa nazionale e comunitaria (Direttiva sui Dispositivi Medici 93/42/CEE per le mascherine igieniche; norma europea EN 14683:2005 per le maschere chirurgiche destinate a limitare la trasmissione di agenti infettivi dal personale ai pazienti e viceversa, in determinate situazioni durante le procedure chirurgiche nei blocchi operatori e altri ambienti medici con requisiti simili).

Pertanto tali mascherine servono per limitare la diffusione di agenti biologici pericolosi nell’aria, non proteggono invece chi le indossa nella fase di inspirazione. Secondo gli esperti questo tipo di mascherina può essere utilizzata quando si ha necessità di uscire di casa per fare la spesa, andare in farmacia, per situazioni di emergenza e per recarsi a lavoro. La norma tecnica di riferimento è UNI EN ISO 10993-1:2010 .

Tra mascherine chirurgiche e respiratori ci sono importanti differenze: le mascherine chirurgiche non aderiscono strettamente ai contorni del viso e pertanto possono soltanto impedire che le goccioline di secrezioni respiratorie più grosse vengano in contatto con la bocca o il naso di chi le indossa. La maggior parte dei respiratori, anche chiamati filtranti facciali, sono fatti in modo da aderire strettamente al viso di chi li indossa, filtrando così anche le particelle più piccole che potrebbero essere inalate o venire in contatto con le mucose di naso e bocca.

Il termine respiratori o filtranti facciali si riferisce a dispositivi di protezione individuale, filtranti per la protezione delle vie respiratorie, certificati FFP2 ed FFP3 (Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria – Uffici III e V 4 o superiori, in base alla EN 149 -2001 e secondo quanto previsto dalla Direttiva Europea 89/686/CEE). Un respiratore è progettato per proteggere la persona che lo indossa da aerosol finissimi che possono contenere particelle infettanti di dimensioni ridottissime come i virus.

Le maschere respiratorie della classe di protezione FFP3 offrono la massima protezione possibile dall’inquinamento dell’aria respirabile. Con una perdita totale del 5% max. e una protezione necessaria pari almeno al 99% dalle particelle con dimensioni fino a 0,6 μm, sono inoltre in grado di filtrare particelle tossiche, cancerogene e radioattive.

 Naturalmente, come viene specificato dal Ministero della Salute, le sole mascherine non sono utili nella prevenzione del contagio, ma sono necessarie altri accorgimenti da seguire per evitare la contaminazione.

L’uso delle mascherine deve essere sempre combinato con altre azioni di prevenzione/igiene personale e respiratoria. Va infatti sempre ricordato che nessuna misura da sola può fornire una protezione completa nei confronti delle infezioni ma soltanto una serie combinata di azioni. Per la riduzione del rischio di infezione le misure raccomandate sono le seguenti:

  • lavare frequentemente le mani con acqua calda e sapone, o in assenza di questi, con soluzioni detergenti a base di alcol; in caso di lavaggio con acqua e sapone le mani debbono essere strofinate per almeno 15-20 secondi, mentre in caso di uso di detergenti a base di alcol debbono essere strofinate fino a che non ritornino asciutte

  • coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce;

  • evitare di toccare occhi, naso e bocca con mani non lavate (le infezioni, e non solo l’influenza, si trasmettono in questo modo).

  • rimanere a casa, astenendosi dall’uscire, mettersi in viaggio, andare al lavoro o a scuola , e ridurre al minimo i contatti con altre persone.”

 

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