«

»

ARANCIO DOLCE (“Citrus sinensis”)

ARANCIO DOLCE: descrizione botanica, storia, curiosità, usi, benefici in fitoterapia

arancio_dolce_citrus_sinensisL’arancio dolce (“Citrus sinensis”), come l’arancio amaro appartiene alla famiglia delle Rutaceae; una pianta originaria della Cina, del Vietnam e dell’India meridionale ma da parecchio tempo coltivata nell’Italia meridionale. Dalle dimensioni variabili rispetto a quelle di un piccolo arbusto fino ad arrivare a 5 metri circa, la pianta presenta una chioma rotonda e dei rami con spine gracili e molto flessibili. Le foglie ( come l’arancio amaro ) sono ovali alla base e acuminate all’apice. I fiori si presentano riuniti e isolati, hanno cinque sepali di un color verdastro e cinque petali bianchi che emanano un gradevole profumo. Il frutto dalla forma variabile, dal tondo all’ovale è di un colore aranciato o giallo, la superficie di norma è liscia o talvolta rugosa, il succo è abbondante e dolce. La droga la si estrae dai fiori e la corteccia del frutto.

In tutte le droghe ottenute dall’arancio dolce sono contenuti oli essenziali di composizione diversa.
Noto per le proprietà aromatiche, dissetanti, vitaminiche, l’arancio dolce ha le stesse proprietà dell’arancio amaro. La scorza ed il succo del suo frutto sono effettivamente di nota più dolce della varietà amara per cui i caratteri aromatici differiscono sensibilmente.
I componenti che troviamo nel frutto sono: acidi organici, zuccheri,

vitamina C, vitamina A, calcio, potassio, fosforo, magnesio, vitamina B, cloro, zolfo, fibre (nella parte bianca delle bucce), vitamina P rutina che rende assimilabile la vitamina C, acido citrico, acido malico, acido tartarico, acido ossalico, fitina antiminerale e inositolo che diminuisce i grassi presenti nel fegato.
Secondo la mitologia, Era quando sposò Zeus portava in capo una corona di fiori d’arancio, fiori profumatissimi e il cui colore bianco stava a simboleggiare la verginità. Le tradizioni più antiche sull’arancio dolce le troviamo in Cina, dove il succoso e dorato frutto era il simbolo della felicità e prosperità e per tale motivo veniva regalato all’inizio del nuovo anno.
Come molti sanno i frutti di questa pianta sono un ‘ottima fonte di vitamina C; questa vitamina ha molteplici proprietà in grado di apportare vari benefici al nostro organismo. Ha la capacità di rafforzare il sistema immunitario contro l’attività di virus ( soprattutto nella stagione invernale ) e batteri, previene l’insorgere di disturbi cardiovascolari e, grazie alle sue proprietà antiossidanti, combatte l’attività dei radicali liberi. Inoltre la vitamina C permette al nostro organismo un miglior assorbimento del ferro ed ha altresì proprietà antianemiche.
La vitamina A invece è particolarmente utile al rafforzamento della vista, mentre un flavonoide chiamato esperdina , oltre ad avere proprietà antiallergiche ed antinfiammatorie impedisce ai vasi sanguigni di ispessirsi diminuendo così il rischio trombosi.
Per potere meglio avvalersi dei benefici legati alla vitamina C sarebbe meglio non eliminare completamente la parte bianca che si trova sotto la buccia; infatti essa contiene una sostanza chiamata rutina in grado di favorire l’assimilazione della vitamina C .
Da segnalare la buona quantità di potassio presente nelle arance che aiuta a prevenire l’ipertensione arteriosa.
La spremuta d’arancia, in quanto molto ricca di vitamina C, può essere considerato un valido aiuto per mantenere il nostro organismo in salute; oltre ai suoi benefici ne possiamo apprezzare il gusto gradevole e dissetante.

Quando si decide di fare una spremuta d’arancia è bene non filtrare troppo il succo, in quanto la polpa presente al suo interno contiene molte sostanze con principi benefici ai quali sarebbe un peccato dover rinunciare. A causa della deteriorabilità di queste sostanze e per trarne il massimo beneficio è bene consumare la spremuta fresca appena fatta.
Sia l’olio essenziale dell’arancio amaro, sia quello dell’ arancio dolce si ricavano oli ed estratti secchi per la preparazione di prodotti naturali benefici per l’organismo, come ad esempio integratori, tinture, oli essenziali, compresse, preparati per infusi.
Dalle foglie e dai fiori di arancio (sia da quelli dell’arancio amaro, che dell’arancio dolce), ed anche dalla scorza dei frutti, si può ottenere un estratto dalle molteplici ed interessanti attività funzionali sia nutraceutiche, che fitoterapeutiche a livello psico-fisico.
In modo specifico l’estratto dalla pianta dell’arancio risulta funzionale nel caso di disturbi gastrointestinali come: colite, nausea, vomito, diarrea, digestione difficile, tensioni muscolari, cefalea, e grazie alla sua virtù antispasmodica che contrasta l’inappetenza, ed infine per problemi dermatologici come: fragilità capillare cutanea, secchezza dermica e/o urogenitali grazie alle sue funzioni antibatterica e antifungina.
Possiede inoltre note caratteristiche antivirali e febbrifughe e di regolazione dell’assorbimento degli zuccheri, delle proteine e dei lipidi (in particolare la scorza bianca tra la buccia e la polpa del frutto).
A livello psichico l’estratto di arancio dolce è invece utile nel caso di ansia, stress, eccitamento psicologico, problemi di sonno come l’insonnia, sintomi psicosomatici (es. mal di testa, dolori, tosse, etc.), tachicardia nervosa, sulla base della sua buone proprietà sedative e rilassanti.
Tale estratto risulta funzionale per le suddette problematiche e per il benessere psicofisico generale della persona in virtù del particolare fitocomplesso che caratterizza la pianta dell’arancio (fiori, foglie, frutti, corteccia).
In particolare esso è composto da olio essenziale (limonene), alcol terpenici (nerolo, neralidolo, acetato di linaline e di geranile), principi amari, aldeidi, flavonoidi (esperidina, neoesperidina, naringina, rutina) cumarine, auraptene, unbelliferone, carotenoidi (citraurina, violaxantina), vitamina A, B, C.

Vista la presenza di queste specifiche sostanze naturali nelle molteplici parti dell’arancio, sia i suoi frutti, che l’estratto, possono vantare anche un’ottima proprietà antiossidante, funzionale per combattere i radicali liberi e di conseguenza per mantenere così un’ottima salute psicologica e fisica nel tempo.

ARANCIO DOLCE: controindicazioni

In campo alimentare e fitoterapico l’impiego di olio essenziale è la conferma di quanto sia atossico e ben tollerato, quindi senza particolari controindicazioni con il suo utilizzo. Molteplici studi, difatti, hanno confermato la sicurezza dell’estratto di arancio (alle dosi in commercio) ed il fatto dunque che non presenta particolari ed eventuali tossicità per l’organismo.
L’unico campanello che potrebbe essere d’allarme riguarda il limonene ( contenuto in esso ) che potrebbe causare dermatiti in soggetti sensibili. Il problema della fototossicità degli agrumi nell’olio di arancio dolce è estremamente limitato, anche se è bene evitarne l’applicazione subito prima di esporsi direttamente ai raggi solari.

ARANCIO DOLCE: curiosità in cucina e ricette

L’arancio dolce oltre al consueto uso che lo vede protagonista come frutto o spremuta, viene utilizzato anche in alcune ricette agrodolci come la rinomata anatra all’arancia. Nelle tavole siciliane, invece troviamo tale frutto, principe di insalate.

Eccovi le ricette che Naturbene propone:

Anatra all’arancia
Ingredienti: 1 anatra, 3 arance, 50 gr. di burro, 1 bicchiere di vino bianco secco, sale q.b. pepe q.b.

Preparazione: Lavate e pulite bene l’anatra, salatela interiormente. Ponete una noce di burro in un tegame, fatelo sciogliere e rosolate l’anatra da tutti i lati per una decina di minuti, aggiungete un bicchiere di vino bianco secco e un po’ d’acqua. Lasciate cuocere l’anatra a fiamma bassa, con il coperchio per 45 minuti circa ( dipende dalla grandezza ). A fine cottura, salate e pepate. Sbucciate un’arancia e tagliate a julienne la buccia ( privata della parte bianca che risulta amarognola ), mettete le striscioline in un pentolino con dell’acqua bollente e scottatele per due – tre minuti circa, dopodiché, scolatele bene. Spremete le restanti arance e, quasi al termine della cottura dell’anatra, aggiungete il succo e le julienne al fondo di cottura. Completate la cottura riducendo un po’ il succo. Servite la vostra anatra ancora calda.

Insalata di arancio dolce

Ingredienti: 1 arancio dolce, 1 finocchio, 1 cipolla rossa, 5 olive, olio evo q.b. sale grosso q.b. pepe q.b.

Preparazione: Lavate l’arancio e il finocchio. Tagliate a vivo l’arancio, a striscioline sottili il finocchio, a fettine la cipolla rossa. Condite il tutto con un filo d’olio evo, una spruzzata di sale grosso e pepe nero. Aggiungete le olive tagliuzzate. Servite

Related posts:

Lascia una recensione

Lasciaci il tuo parere!

Notificami
avatar
wpDiscuz
Read more:
ANALISI CLINICHE: ACIDO FOLICO

Acido Folico Cos’è: Più che di acido folico sarebbe corretto parlare di folati, dal momento che esiste un'intera famiglia di...

gomasio
Il Gomasio

Il Gomasio Il Gomasio è un mix di semi di sesamo e di sale. Viene utilizzato nella cucina orientale ed è composto...

vincenzo-priessnitz_preissnitz_vincenz
Vincenzo Priessnitz

Vincenzo Priessnitz Padre dell'idroterapia Vincenzo Priessnitz è considerato il padre dell’idroterapia, ovvero colui che proprio ha inventato l’idroterapia, la cura...

tris_di_antipasti
Tris di antipasti

Tris di antipasti Ingredienti: 100 gr. di prosciutto cotto, a fette, senza conservanti. Per i pisellini in umido: 200 gr....

PROTEINA C REATTIVA

PROTEINA C REATTIVA Cos’è: La proteina C reattiva è una macromolecola proteica prodotta dal fegato durante uno stato di flogosi...

Close