AGGREGAZIONE PIASTRINICA
Cos’è: Le piastrine sono elementi corpuscolati presenti nel sangue e derivano da modifiche cellulari. Non sono, infatti, cellule vere e proprie, ma frammenti di citoplasma di megacariociti presenti nel midollo osseo. Il ruolo delle piastrine è quello di mantenere l’emostasi ed, insieme agli enzimi coagulativi, regolare la formazione del trombo/tappo in modo tale da riparare i tessuti lesi. Subito dopo la lesione del tessuto, le piastrine tendono ad aderire all’endotelio, secernere il secreto dei loro granuli e aggregarsi, formando prima il tappo primario e poi il tappo secondario.
L’accertamento diagnostico di questo meccanismo fornisce indicazioni sulla funzionalità piastrinica. Se c’è un numero insufficiente di piastrine o un mal funzionamento delle stesse o dei fattori di coagulazione, il paziente può andare incontro ad un aumentato rischio di eccessivo sanguinamento.
Prescrizione esame: Monitoraggio della terapia di anticoagulanti e valutazione di malattia trombo-emolitiche, malattia di Von Willerbrand, di Glanzmann, nella sindrome di Bernard-Soulier e nel fenomeno di Raynaud.
Valori di riferimento:
Viene effettuato un prelievo ematico e l’esame viene effettuato mediante l’aggiunta di reagenti coagulanti al plasma. I valori di riferimento variano a seconda del reagente utilizzato, ma in condizioni normali si deve verificare un’aggregazione piastrinica normale.
Aggregazione piastrinica secondo Born
ADP (10 umol/L) plasma Aggregazione normale
ADP (20 umol/L) Aggregazione normale
Adrenalina (100 umol/L) Aggregazione normale
Collagene (0.19 mg/ml) Aggregazione normale
Ac. Arachidonico (500 ug/ml) Aggregazione normale
Ristocetina (1.2 mg/ml) Aggregazione normale
Ristocetina (0.6 mg/ml) Aggregazione assente
Ristocetina (0.3 mg/ml Aggragazione assente
Valori elevati o fuori norma:
Un‘eccessiva aggregazione piastrinica determina rischi di formazione di trombi. Valori elevati possono riscontarsi in:
- Iperlipidemia,
- Ipercoagulabilità,
- Ateroma tosi,
- Policitemia vera.
Valori bassi o fuori norma:
Un’aggregazione piastrinica non funzionale, o addirittura assente o diminuita, può causare l’insorgenza di emorragie. Valori bassi possono riscontrarsi in:
- Afibrinogenemia,
- Talassemia major,
- Dialisi,
- Lupus eritematoso sistemico,
- Malattia autoimmuni,
- Malattia di von Willerbrand,
- Malattie emolitiche.
L’aggregazione piastrinica può essere influenzata da diversi fattori, quali possono essere patologia non correlabili specificatamente con tale reazione, oppure valori alterati possono riscontarsi in seguito all’assunzione di farmaci. L’acido acetilsalicilico, gli antistaminici, il clorodiazepam, il clofibrato, cocaina, corticosteroidi, diazepam, dipiradamolo, furosemide, gentamicina, indometacina ed antinfiammatori non steroidei, marijuana, fenotiazine, fenilbutazone, propanolo, composti della piramidina, sulfinpirazone, teofillina, antidepressivi triciclici possono inibire l’aggregazione piastrinica falsando i risultati.
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