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ANALISI CLINICHE: ACIDI BILIARI

ANALISI CLINICHE: Acidi biliari

Cosa sono: Gli acidi biliari (acido colico e chenodesossicolico) sono formati nel fegato a partire dal colesterolo e coniugati principalmente con glicina e taurina o solfati o gluconati per poi essere escreti con la bile come sali nell’intestino tenue in seguito ad un pasto. Gli acidi biliari sono responsabili dell’emulsione  e dell’assorbimento dei grassi ingeriti e delle vitamine liposolubili ed, inoltre, svolgono un’importante azione batteriostatica nel duodeno. Successivamente all’assorbimento dei grassi a livello intestinale,  gli acidi biliari in gran parte sono riassorbiti a livello dell’ileo, in parte vengono metabolizzati ad opera di batteri intestinali e trasformati in acidi biliari secondari ed in piccolissima parte eliminati con le feci. Una volta ritornati al fegato grazie al circolo portale, vengono captati dagli epatociti e quindi escreti nuovamente con la bile. Solo una piccolissima parte sfugge al circolo enteroepatico nei pazienti sani e questa quota viene successivamente eliminata con le urine. Il circolo enteroepatico permette all’organismo di disporre di un ampio pool di acidi biliari che vengono fatti circolare più volte in un singolo pasto mentre la sintesi epatica compensa le perdite fecali ed urinarie. Si valuta che il pool di sali biliari vada incontro al circolo entero-epatico almeno dieci volte al giorno, pertanto nel sangue portale si hanno variazioni delle concentrazioni dei sali biliari durante l’arco della giornata.
I sali biliari sfuggiti alla captazione epatica determinano le concentrazioni presenti nel sangue e la misurazione degli acidi biliari nei pazienti in cui si sospetta un’alterata funzionalità epatica può essere effettuata sia sul siero  che nelle urine. Nel siero delle persone sane, la concentrazione degli acidi biliari è mantenuta bassa dalla captazione epatica, anche dopo un pasto; al contrario, nei soggetti con alterazioni della funzionalità epatica, specialmente dopo un pasto, la concentrazione degli acidi biliari  è elevata.

Prescrizione esame acidi biliari:  Il dosaggio ematico degli acidi biliari  fornisce informazioni riguardo alterazioni della funzionalità epatica, patologie ileali, morbo di Chron e reazioni epato-tossiche dovute a farmaci.

Valori di riferimento acidi biliari:

Uomo:  1,23 micromol/L a digiuno; 5,14 micromol/L 2 ore dopo i pasti

Donna: 1,23 micromol/L a digiuno; 5,14 micromol/L 2 ore dopo i pasti

Valori elevati e fuori norma acidi biliari:

Livelli elevati sono riscontrati in varie malattie  legate alla funzionalità epatica quali:

  • cirrosi,
  • epatiti da virus/alcol/farmaci,
  • colestasi,
  • trombosi portale,
  • sindrome di Budd-Chiari,
  • colangite,
  • malattia di Wilson,
  • emocromatosi.

L’aumento degli acidi biliari in circolo può quindi verificarsi in corso di patologia epatica per

• riduzione massa e/o della funzionalità epatocellulare

• alterazione del circolo enteroepatico per diminuito flusso portale al fegato

• ostruzione del flusso biliare all’intestino.

I livelli di acidi biliari nel sangue, ed in particolare di quelli primari, aumentano tipicamente durante la gravidanza, a causa delle caratteristiche modificazioni ormonali che la accompagnano.

Il malassorbimento intestinale non causa un aumento della concentrazione degli acidi biliari nel siero.

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