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ARANCIO AMARO (CITRUS AURANTIUM)

ARANCIO AMARO (CITRUS AURANTIUM): descrizione botanica, storia, curiosità, usi, benefici in fitoterapia

arancio_amaro_citrus_aurantium_2L’ arancio, è una pianta legnosa sempre verde appartenente alla famiglia delle Rutaceae originaria della Cina e dell’India, diffusasi successivamente in altre regioni asiatiche e del Mediterraneo, così come nella parte centro-meridionale dell’America.
Il suo nome deriva dall’arabo “naranga” o “naranjia”, ovvero “frutto preferito dell’elefante”, animale assai diffuso e venerato proprio in Asia. In Europa viene coltivato soprattutto in Spagna e in Italia, principalmente in Sicilia dove gli aranceti rappresentano il caratteristico paesaggio delle campagne e dove se ne coltivano molte varietà.
Per trovare l’origine del nome bisogna risalire alla mitologia greca in cui si parla appunto dell’arancio e si narra di come questi alberi crescessero nel giardino delle Esperidi, tre bellissime fanciulle, figlie di Atlante e della Notte.
Esistono due tipologie di arancio; quello dolce (“Citrus sinensis”) e quello amaro (“Citrus aurantium”).
L’arancio cresce in zone dal clima temperato, può raggiungere anche i 5 metri di altezza e presenta foglie di color verde scuro, lucente, ovali con un perimetro regolare e dalla consistenza coriacea. Durante la fioritura la pianta si cosparge di caratteristiche infiorescenze bianche e molto profumate, alcune delle quali si trasformano in frutti sferici, rappresentati dalle conosciute e diffuse arance, verdi prima della maturazione, per poi gradualmente virare verso l’arancione ed esser pronte per il consumo.
Il Citrus aurantium contiene un’ampia gamma di costituenti, tra cui glucosidi flavononici, cumarina, polimetossiflavoni, aldeidi, amine e monoterpeni. I costituenti principali sono due: l’octopamina e la sinefrina, contenute soprattutto nella buccia (dalla quale si estrae anche un olio essenziale) e nella polpa del frutto. Questo olio essenziale viene commercializzato col nome di “essenza di zagara”, chiamata anche “neroli” perché, sul finire del 1600, la duchessa di Neroli, moglie di Flavio Orsini, ne faceva largo uso per profumare i suoi guanti. Inoltre dalle sue foglie si estrae un altro olio essenziale detto essenza di “petitgrain”. Entrambi sono usati in profumeria. I fiori d’arancio (la zagara) sono ritenuti simbolo di matrimonio perché si pensava fossero arance i frutti d’oro donati dalle Esperidi in occasione del matrimonio di Giove e Giunone.

L’utilizzo più frequente e storicamente più importante del citrus aurantium è quello che vede coinvolta la pianta in ambito della medicina tradizionale. La medicina erboristica asiatica riconosce le proprietà adiuvanti del frutto immaturo essiccato nel trattamento dei problemi del tratto digerente. Anche la medicina tradizionale occidentale utilizza il Citrus aurantium per stimolare l’appetito e la secrezione gastrica.

L’utilizzo storico dell’arancio amaro in ambito culinario o medico è stato completato dall’utilizzo della pianta nel mondo degli integratori alimentari al fine di ridurre il peso corporeo. Un recente annuncio della Food and Drug Administration (FDA) americana circa la messa al bando dei prodotti a base di efedra, ha determinato un grande fermento ed interesse da parte dei media statunitensi attorno agli integratori alimentari cosiddetti “ephedra-free”. I prodotti commercializzati come “ephedrafree”contengono una serie di miscele erboristiche, nella maggior parte dei casi a base di caffeina (per esempio, estratto di thè verde, guaranà , cola nut, ma sono quelli a base di arancio amaro ad aver attirato maggiormente l’attenzione della FDA, che ha posto in osservazione i prodotti a base di Citrus aurantium. È altresì noto come la maggior parte degli integratori contenga in realtà miscele od estratti di diverse piante: non è infrequente dunque trovare integratori a base, per esempio, di caffeina e sinefrina, i cui effetti sinergici sono poi difficilmente valutabili. Gli integratori alimentari utilizzati per perdere peso contengono mediamente 100-200 mg di estratto di Citrus aurantium, che forniscono 10-40 mg di sinefrina per dose. Un estratto puro può contenere sino al 95% di sinefrina. Gli estratti utilizzati nella maggior parte degli integratori alimentari oggi utilizzati per perdere peso contengono una quantità di sinefrina maggiore rispetto a quella degli estratti del frutto secco o della buccia utilizzati nell’ ambito della medicina tradizionale.

L’arancio amaro viene utilizzato come coadiuvante nelle diete finalizzate alla riduzione del peso. Grazie alla sua composizione, svolge un’azione lipolitica, sciogliendo il cosiddetto grasso bruno che si deposita nell’addome e rappresenta il tessuto metabolicamente attivo, capace di produrre energia e calore “bruciando” i grassi e i loro derivati. Usato anche come soppressore dell’appetito e abbinato a una dieta ipocalorica, può aiutare a perdere fino a 4 chili in 1 mese. Oltre alla riduzione del peso corporeo, è in grado di migliorare il rapporto fra massa magra e massa grassa, migliorando la tonicità muscolare.

Alcuni studi hanno dimostrato che il limonene, presente nell’arancio amaro e nel suo olio essenziale, possiede proprietà tumorali: è quindi in grado di attivare enzimi epatici capaci di inattivare sostanze cancerogene rendendole inoffensive. L’olio essenziale di arancio amaro è indicato per uso topico e trattare le zone colpite da secchezza come nel caso della psoriasi. Tutto ciò grazie alla vitamina PP ( niacina ) che stimola la sintesi di lipidi nel derma con il risultato di riparare e idratare il tessuto.

 

ARANCIO AMARO ( CITRUS AURANTIUM ): dosi consigliate e controindicazioni

Si consiglia l’assunzione di Citrus aurantium come integratore alimentare durante il giorno. Il dosaggio varia da 200 mg a 500 mg al giorno (che fornisce 10-30 mg di sinefrina), diviso tra 2 o 3 somministrazioni. In commercio lo si trova sotto forma di polvere che va ad essere aggiunta all’acqua o al succo di frutta.
Lo si può trovare anche in capsule o compresse, da assumere sempre con dell’acqua prima dei pasti principali.

L’arancio amaro nelle dosi consigliate, non ha effetti collaterali, tuttavia il contenuto di sinefrina può causare tachicardia, aumento della pressione sanguigna, insonnia, nervosismo, tremori, cefalea e difficoltà ad urinare. In caso di disturbi cardiaci, ipertensione, problemi urinari, è preferibile consultare il parere del medico.
Inoltre può interagire con altre sostanze nervine come: caffeina, alcool, efedrina, estratti di china, potenziandone l’effetto, con i farmaci antinfiammatori non steroidei e con gli ormoni tiroidei. È sconsigliato l’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento.

Negli Stati Uniti, a causa dell’effetto vasocostrittore esercitato dalla sinefrina, ha stabilito che negli spray usati come decongestionanti nasali venga apposta l’avvertenza: “Utilizzare il prodotto alle dosi previste e per non più di tre giorni”. Gli effetti avversi associati a tali preparazioni possono comprendere: tachicardia, aumento della pressione sanguigna, insonnia, nervosismo, tremori, cefalea e difficoltà nella minzione. L’autorità regolatoria rappresentata dall’FDA consiglia nel caso si sia affetti da disturbi cardiaci, ipertensione e/o problemi urinari di consultare un medico prima di assumere decongestionanti nasali contenenti sinefrina. Viene anche sconsigliata l’associazione di decongestionanti nasali con altri farmaci dotati degli stessi effetti secondari al fine di evitare l’insorgenza di complicanze pericolose.

I prodotti dimagranti a base di Citrus aurantium o di sinefrina possono provocare effetti avversi cardiovascolari gravi che si manifestano con tachicardia, arresto cardiaco, fibrillazione e collasso.

ARANCIO AMARO ( CITRUS AURANTIUM ): curiosità in cucina e ricette

Adesso vi mostriamo una ricetta per preparare una tisana che vi aiuterà a smaltire quegli interminabili e pesanti pasti:

Tisana di arancio amaro

Ingredienti: Scorze d’arancio amaro, 200 ml. di acqua, un cucchiaino di miele.

Preparazione: lasciate in infusione per 5 minuti in una tazza di acqua bollente un cucchiaino di scorze di arancio amaro . Se la tisana è troppo amara, è possibile aggiungere un cucchiaino di miele.

In molte ricette, soprattutto della pasticceria meridionale, troviamo fra gli ingredienti l’acqua di fiori d’arancio. Si tratta infatti di un’ essenza profumata, gradevole al gusto e rilassante all’olfatto, usata per aromatizzare dolci. Si trova in vendita, ma la si può preparare facilmente anche a casa.

Acqua di fiori di arancio amaro

Ingredienti: 1 l. di acqua, 250 gr. di fiori di arancio amaro.

Preparazione: Per ricavare da questi fiori, la vostra acqua di fiori d’arancio amaro, è sufficiente chiudere ermeticamente in un contenitore i fiori immersi nell’acqua e lasciare in immersione per circa 24 ore, agitando il barattolo ogni tanto. Dopo questo tempo, filtrate l’acqua ed utilizzatela per aromatizzare i vostri dolci.

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