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DAMIANA

DAMIANA (TURNERA APHRODISIACA URBAN ET WARD.): descrizione botanica, storia, curiosità, usi, benefici in fitoterapia

damiana_turnera_aphrodisiacaLa damiana è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Turneracea, originaria di alcune zone dell’Africa e del centro America, come il Golfo del Messico, California meridionale, Caraibi settentrionali e Brasile. Si presenta di piccole dimensioni, un metro e mezzo di altezza, in rari casi, arriva a sfiorare i due metri. Possiede foglie di un colore verde chiaro-giallo, aromatiche e produce dei piccoli fiori di un colore giallo-arancio o azzurrino, molto belli, che compaiono nei mesi di Luglio-Agosto, isolati o riuniti a grappolo e con i suoi frutti racchiusi in un involucro globoso profumato. Dalle foglie, fiori e sommità si ottengono gli estratti e polvere che vengono utilizzati in fitoterapia.

La botanica di oggi predilige indicare la damiana come specie Turnera diffusa Wild con varietà Aphrodisiaca L.F.Ward. Due sono le specie che vengono utilizzate nelle cure fitoterapiche: la turnera aphrodisiaca e la turnera diffusa. Il nome botanico (turnera) lo si deve al suo scopritore e scienziato inglese William Turner che fu la prima persona a studiarla e successivamente a classificarla.  

Sono stati effettuati degli studi chimici sulla damiana che hanno mostrato la sua composizione complessa; le foglie contengono l’1% circa di olio essenziale, amido, arbustina, glucoside, gomma, cineolo, pinene, cimolo, olio fissato, principio amaro. Tra questi anche tannini, flavonoidi e damianina una sostanza marrone amara. Tali principi attivi svolgono un’azione antidepressiva e tonico-stimolante. In commercio, la pianta la si trova sotto forma di foglie secche, capsule, estratti e bevande. In studi sui ratti, gli estratti di tale pianta hanno accelerato il comportamento di accoppiamento dei ratti maschi definiti sessualmente impotenti o pigri.

Nella lingua dei Maya la damiana viene nominata “x misib kok” che sta a significare “l’essere che porta via l’asma”, difatti i maya utilizzavano la pianta contro l’asma; anche se in primis era riconosciuta da loro, come un afrodisiaco sia per il sesso maschile che per quello femminile. Inoltre la utilizzavano anche come tonico, lassativo e diuretico. Storicamente la pianta veniva e viene tuttora impiegata anche dalle donne messicane come thè, definito un elisir d’amore. In Messico ricavano dalle foglie di damiana un liquore molto consumato.

Come è già stato accennato, nella tradizione popolare la damiana è impiegata nella cura dell’impotenza, dato che aumenterebbe l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi ripristinando la capacità di erezione. Inoltre, sembra che possa far aumentare la massa spermatica. Nella sua azione rilassante e ansiolitica, può essere impiegata anche per diminuire quei disturbi di eiaculazione precoce che possono essere causati dall’ansia da prestazione o altre problematiche psicologiche. Somministrando un estratto secco di damiana si tenta di poter rinvigorire la libido compromessa o perduta, sia per cause organiche che psicologiche. In particolar modo, si ipotizza che il rimedio possa essere impiegato in caso di frigidità.

In passato la damiana venne usata per attenuare l’ansia, la depressione ed il nervosismo, soprattutto se questi sintomi riguardavano la sfera sessuale. Ottima anche per favorire la digestione e può essere utilizzata anche in caso di costipazione, stando attenti alla dose, che, se eccessiva potrebbe causare un effetto troppo lassativo.

 

DAMIANA (TURNERA APHRODISIACA URBAN ET WARD.): dosi consigliate e controindicazioni

Le dosi di somministrazione della damiana che si consigliano, in forma di polvere o estratto secco (compresse o capsule) variano dai 400 agli 800 milligrammi, da assumere una o due volte al giorno.

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