Alti livelli di luteina e di zeaxantina sono legati ad una migliore funzione cognitiva
Livelli ematici elevati di antiossidanti quali la luteina e la zeaxantina sembrano essere associati ad una migliore funzione cognitiva e migliore memoria.
A dirlo è un nuovo studio che proviene dall’Irlanda. I dati sono pubblicati sul Journal of Gerontology, dalla Irish Longitudinal Study on Aging.
I ricercatori hanno anche trovato prove che livelli più elevati di zeaxantina sono stati associati con una migliore elaborazione e una velocità maggiore di esecuzione. I risultati di questo studio son in accordo con altri piccoli studi precedenti, ma questo è il primo studio che analizza la luteina e la zeaxantina nel plasma in relazione alle funzioni cognitive.
Il legame tra luteina e la salute degli occhi è stata osservata per la prima volta nel 1994 dal Dr. Seddon ed i suoi colleghi presso l’Università di Harvard.
In quell’epoca, hanno trovato un legame tra l’assunzione di cibo ricco di carotenoidi e verdure a foglia verde particolarmente scure come gli spinaci, ed una significativa riduzione collegata all’invecchiamento e degenerazione maculare AMD) (JAMA, Vol. 272, pp. 14.131.420).
Numerosi studi con dati dai primati, bambini, persone di mezza età e gli anziani ora supportano l’importanza della luteina nella salute del cervello. Questo lavoro è molto importante in quanto si aggiunge ai recente risultati che mostrano un legame tra i carotenoidi e la funzione cognitiva. In questo studio i ricercatori confermano che le concentrazioni nel plasma di luteina e di zeaxantina erano associati con i migliori punteggi di cognizione globale, della memoria e delle funzioni esecutive. L’unicità di questo studio si riferisce al suo campione rappresentativo molto ampio della popolazione anziana. I ricercatori hanno analizzato i dati di 4.076 adulti della comunità irlandese di età compresa tra 50 anni o più. I risultati hanno mostrato che i carotenoidi sono stati associati con i migliori punteggi della cognizione globale, la memoria, e la funzione esecutiva. Interessante è anche notare che solo la zeaxantina è stata trovata ad essere associata con una migliore velocità di elaborazione. Per i ricercatori, anche se è prematuro trarre conclusioni da questi risultati, come l’importanza assoluta o relativa dei carotenoidi per la funzione cognitiva, c’è una buona base biologica che ipotizza che questi composti possono essere neuroprotettivi, grazie alla loro azione antiossidante ed antinfiammatorie. Fonte
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