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VITAMINA E

VITAMINA E

vitaminaeLa vitamina E è una vitamina liposolubile presente in molti alimenti, grassi ed olii. E’ anche un potente antiossidante, ovvero una sostanza che può aiutare a prevenire danni alle cellule del corpo. Gli antiossidanti possono fornire una protezione contro malattie anche gravi, comprese malattie cardiache, degenerative e cancro. La vitamina E è importante anche per aiutare l’organismo a produrre globuli rossi, ed aiuta il corpo ad usare la vitamina K. Le persone che non riescono ad assorbire i lipidi in modo corretto possono sviluppare carenza di vitamina E.  I sintomi da carenza grave di vitamina E sono: debolezza muscolare, perdita di massa muscolare, movimenti oculari anormali, problemi visivi,  problemi di stabilità nel camminare. Una carenza duratura può anche causare problemi seri al fegato e reni. Sebbene la maggior parte delle persone non hanno gravi carenze di vitamina E, molte persone possono avere dei bassi livelli.

Vitamina E tocotrienoli può avere un effetto positivo sulla malattia del fegato grasso.

Resta inteso che man mano il vostro ventre si vada espandendo sotto i colpi delle abbuffate e delle diete squilibrate, anche i grassi vanno ad accumularsi nel fegato, e questo grasso potrebbe intasare il fegato, provocando uno stato di malfunzionamento. Il fegato è la fabbrica metabolica del corpo e sicuramente un fegato intasato potrebbe scatenare problemi di salute, che possono riversarsi su condizioni cardiovascolari e condizioni metaboliche. Tra lo spettro di malattie metaboliche derivanti dalla scarsa funzionalità del fegato vi sono il diabete, l’ipertensione ed il fegato grasso. La steatosi epatica è un termine utilizzato per descrivere un accumulo di grasso in eccesso nelle cellule epatiche. Ad un primo momento, la condizione di fegato grasso potrebbe non sembrare un grande problema, ma l’accumulo di grassi nel fegato potrebbe avere conseguenze pericolose per la salute, come ad esempio l’infiammazione del fegato, la cicatrizzazione del tessuto epatico (fibrosi), e persino malattie più gravi. Mentre i forti bevitori hanno più probabilità di finire con l’avere molti depositi di grasso nel fegato, astemi o bevitori occasionali non sono esenti da questo flagello. Le persone che bevono poco o niente alcool e non hanno alcuna storia di alcolismo, possono sviluppare una condizione di fegato nota come steatosi epatica non alcolica (NAFLD = Non-alcoholic fatty liver disease). “Nel 1980, gli esperti medici hanno scoperto lesioni epatiche – comunemente causate da abuso di alcol – in pazienti che non erano mai stati consumatori significativi di alcol”, spiega il dottor Marilyn O. Arguillas, del Dipartimento di Medicina Interna, nelle Filippine del Davao Doctors Hospital. “Le loro biopsie epatiche hanno mostrato che avevano fegati grassi, simili a quelli degli alcolisti. Questo fenomeno, noto ora come NAFLD, si è verificato soprattutto nelle persone che erano diabetiche o obese“. Le steatosi, sia alcoliche, sia non, sono sempre più diffusi in tutto il mondo. In definitiva, entrambe le varianti di malattia del fegato grasso sono due strade che sono in corsa verso la stessa destinazione, ovvero a  danneggiare il tessuto epatico evolvendo in situazioni sempre più gravose, quali fibrosi, cirrosi ecc. “Lo sviluppo di fibrosi segna il legame tra la malattia del fegato grasso e la malattia epatica allo stadio terminale”, spiega Arguillas. La prevalenza di NAFLD è terribilmente alta ed in continua aumento in tutto il mondo. Nei paesi occidentali, la NAFLD colpisce tra il 15% ed il 30% della popolazione adulta generale. In Giappone, l’incidenza di NAFLD ultimamente è variata dal 18% al 30%, ed è aumentata di circa il 14% in Thailandia. Il Dr Arguillas ritiene che la NAFLD sta diventando un problema comune nella regione sud-est asiatico, a causa di fattori di stile di vita moderni, come una dieta ad alto contenuto di fruttosio, sciroppo di mais e grassi, così come l’inattività fisica. La crescente incidenza di diabete ed obesità, soprattutto in Malesia, contribuisce alla prevalenza della NAFLD. I diabetici che hanno scarso controllo della glicemia sono ad aumentato rischio di sviluppare la malattia del fegato grasso. Coloro che sono in sovrappeso od obesi, ed hanno un elevato tasso di colesterolo nel sangue, hanno anche la tendenza ad accumulare grassi nel fegato. Questo influenzerà le cellule, portando ad ostacolare la corretta funzionalità epatica. Spesso, i sintomi della malattia del fegato non sono evidenti, e sono spesso liquidati come stanchezza, o una sensazione generale di malessere. Combattere il grasso del fegato: Recenti studi dimostrano con evidenza che i tocotrienoli vitamina E possono giocare un ruolo cruciale nel contribuire a migliorare, o anche correggere, le condizioni di salute causate dal fegato grasso (Dr Arguillas). Il Dr Arguillas cita uno studio effettuato dal dottor Enrico Magosso ed il suo team presso l’University Sains Malaysia (USM), che ha dimostrato la correlazione tra l’assunzione regolare di vitamina E tocotrienoli e steatosi epatica. Nel 2010, in occasione della riunione della Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato grasso a Boston, negli Stati Uniti, il gruppo del Dott. Magosso ha presentato uno studio che dimostra che i tocotrienoli possono migliorare, e anche curare la NAFLD. Nello studio, il primo del suo genere, 30 pazienti sono stati integrati con una gamma completa di tocotrienoli per un anno. Dei 30 pazienti con NAFLD, 15 erano completamente guariti dalla malattia entro la fine dell’anno, come testimonia la diagnosi ecografica. Nel frattempo, altri cinque pazienti hanno mostrato un significativo miglioramento nella loro salute del fegato. Il Dr Magosso ipotizza che la vitamina E ed i tocotrienoli impattano su molteplici vie per quanto riguarda il trattamento della malattia del fegato grasso. Da un lato è stata scoperta la capacità di inibire l’accumulo di grasso nelle cellule epatiche, dall’altro, la Vitamina E tocotrienoli sono stati notati per la loro capacità di attivare segnali multipli nelle cellule epatiche che fanno in modo di facilitare il metabolismo dei grassi, evitando l’accumulo di grassi. Il Dr Arguillas predice che la vitamina E tocotrienoli diventerà un fattore importante nella prevenzione delle malattie del fegato grasso, anche se sono necessarie ulteriori prove e studi clinici a sostegno di tali affermazioni correnti.

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