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La Moringa oleifera: proprietà e benefici

moringa oleiferaLa Moringa oleifera: proprietà, usi, benefici e fitoterapia

La Moringa , nome botanico Moringa oleifera, è una pianta appartenente alla famiglia delle Moringanceae; originaria dell’India orientale e monti Hymalaya, viene coltivata anche nei paesi equatoriali e tropicali. In Italia questa pianta trova un favorevole ambiente solo nelle zone caratterizzate dal clima molto caldo, come la Sicilia, dato che sopporta perfettamente i periodi di grande siccità. E’ composta da un tronco fragile e spugnoso, con rami che si intrecciano e foglie robuste e sempreverdi. Proprio le sue foglie, per via del loro contenuto di sostanze nutritive benefiche, hanno permesso alla Moringa di ricevere la fama di potente rimedio naturale per la salute. Le foglie vengono utilizzate in cucina per l’alimentazione umana, crude o cotte, e nelle zone nelle quali la pianta cresce rigogliosa, sono considerate anche un’ottima fonte di nutrimento ricostituente, mentre le radici con l’odore e il sapore deciso ricordano il rafano e da lì appunto il soprannome della pianta Moringa, l’albero del rafano.

Le radici venivano un tempo e vengono tutt’ora utilizzate come insaporitore alimentare in molti cibi, donando al piatto una nota piccante e speziata.

La radice è tuttavia commestibile in piccole dosi, in quanto contenente una molecola, la spirochina, che potrebbe interferire con la trasmissione nervosa.

Nonostante ciò, fin dai tempi più remoti, la pianta viene utilizzata sia per i suoi effetti curativi che in cucina dato l’alto valore nutrizionale.

La parte più completa dal punto di vista nutrizionale è rappresentata dalle foglie e dai baccelli. Le foglie fresche di Moringa sono una buona fonte di carotenoidi con azione pro-vitamina A. Essi contengono 6,6 – 6,8 mg/100 g di β-carotene, maggiore rispetto a quella presente nelle carote, zucca e albicocche (6,9, 3,6 e 2,2 mg/100 g, rispettivamente) (Int J Mol Sci. 2015 Jun; 16(6): 12791–12835 Cultivation, Genetic, Ethnopharmacology, Phytochemistry and Pharmacology of Moringa oleifera Leaves: An Overview). Oltre all’elevata concentrazione di selenio, le foglie di Moringa sono ricche di proteine e vitamine, possiedono proprietà anti-ossidanti, contengono basse concentrazioni di anti-nutrienti (PLoS One. 2017; 12(4): e0175503.-Variation in the mineral element concentration of Moringa oleifera Lam. and M. stenopetala (Bak. f.) Cuf.: Role in human nutrition)

Grazie alla presenza di potassio, ferro, calcio; di vitamine del gruppo B, quali Acido folico (Vitamina B9), Tiamina (Vitamina B1), Niacina (Vitamina B3), Pantotenato (Vitamina B5), Riboflavina (Vitamina B2), Vitamina B6, e delle vitamine A ed E, l’uso della foglie di Moringa è indicato per la disintossicazione dell’organismo, ma anche come ricostituente, contro lo sforzo fisico, per l’anemia, per il cancro, per la vista, l’apparato riproduttivo e la sessualità, per la pelle e i capelli.

I baccelli della Moringa contengono 16-22 semi ciascuno (conosciuti come potenti afrodisiaci) da cui si estrae dal 30% al 50% di olio: dolce e saporito, non diventa rancido ed è di elevata qualità.

L’olio ha un contenuto di circa l’80% di acido oleico (come l’olio d’oliva) ed è utilizzato per la salute del cervello e sistema nervoso oltre che per il sistema cardiocircolatorio e per il metabolismo del colesterolo (Int J Mol Sci. 2015 Jun; 16(6): 12791–12835 Cultivation, Genetic, Ethnopharmacology, Phytochemistry and Pharmacology of Moringa oleifera Leaves: An Overview). Inoltre la pasta che si ricava dall’estrazione dell’olio contiene un’altissima quota proteica, pari a circa il 60%.

L’assunzione costante di Moringa conferisce un aiuto nei confronti del sistema immunitario, regola in maniera soddisfacente i livelli di ormoni nel sangue, ottimizzando così un funzionamento non perfetto della ghiandola tiroidea, diminuisce lo stato infiammatorio e lo stress ossidativo cellulare, migliora lo stato della pelle, capelli e unghie, favorisce la digestione e tiene sotto controllo i livelli di glicemia ematici.

Durante la gravidanza, assicura un miglioramento del funzionamento dell’apparato circolatorio, fornendo sollievo dal gonfiore tipico delle gambe. Durante l’allattamento, il consumo regolare di questa pianta può permettere di aumentare la quantità di latte prodotto di circa il 30%.
Sulla base degli studi scientifici, i risultati suggeriscono che la Moringa sia un’ottima alleata per proteggerci contro i danni ossidativi a causa dei suoi alti polifenoli, flavonoidi e flavonoli contenuti. Il suo uso è consigliato come integratore alimentare dati i suoi benefici terapeutici. In pazienti diabetici trattati con l’estratto metanolico di Moringa, gli studi hanno dimostrato che lo stress ossidativo, l’iperglicemia ematica e la perossidazione lipidica causati dalla malattia erano notevolmente diminuiti con un aumento inversamente proporzionale di stato antiossidante dell’organismo. (Molecules. 2017 Apr; 22(4): 439- Assessment of the Anti-Hyperglycaemic, Anti-Inflammatory and Antioxidant Activities of the Methanol Extract of Moringa Oleifera in Diabetes-Induced Nephrotoxic Male Wistar Rats).

Altri studi hanno dimostrato che l’uso della Moringa determina una diminuzione delle cellule cancerogene. E’ stato studiato l’impatto degli estratti di Moringa su diverse linee cellulari tumorali che dimostrano che la parte interna di radice uccide efficacemente tutti i tipi di cancro HepG2, MCF7, HCT 116, e Caco-2 linee cellulari, risparmiando le cellule normali con effetti minimi. Dall’altro lato, la crosta esterna della radice uccide efficacemente le linee cellulari HepG2, HCT 116 e Caco-2, mentre inibisce leggermente il cancro al seno MCF7 cellule (Asian Pac J Cancer Prev. 2017; 18(8): 2141–2149- Moringa oleifera Root Induces Cancer Apoptosis more Effectively than Leave Nanocomposites and Its Free Counterpart) .

I numerosi studi effettuati sull’uso terapeutico e preventivo della Moringa sono innumerevoli e continueranno ad aumentare, dato l’alto valore di tale pianta.

Dunque, si può confermare che l’uso di Moringa può essere un valido aiuto terapico in molti campi. Può essere assunta direttamente con l’alimentazione. Si può mangiare tutto della pianta, senza esagerare soprattutto con la radice. I semi devono essere cotti e sono molto simili ai ceci. I baccelli ricordano molto il sapore degli asparagi. Le foglie si possono mangiare crude in insalata o cotte, non bollite, fresche o essiccate, macinate in farine, ecc. Dalle foglie essiccate si ottengono integratori alimentari.

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