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La dolce apocalisse dell’uomo moderno: Lo zucchero

zucchero e diabeteL’uomo moderno ha fatto tante cose, alcune buone e altre meno buone. Tra le cose buone ricordiamo l’invenzione della ruota, lo sbarco sulla luna e la scoperta degli antibiotici. Tra le cose meno buone e che interessa lo scopo del nostro lavoro, citiamo la produzione e l’uso dello zucchero. Lo zucchero è considerato una sostanza altamente dannosa per la salute, perché i suoi effetti immediati non sono dannosi, ma nel tempo diventano distruttivi. La parola zucchero, sta ad indicare il comune saccarosio, composto organico della famiglia dei carboidrati, che costituisce il più comune dei glucidi. La natura di per se non produce lo zucchero e non ce lo serve in pratiche zollette, ma è l’uomo che tramite un processo industriale, lo ricava  estraendolo dalle barbabietole o canne da zucchero.

Lo scopo ultimo del nostro lavoro è di ridare alla ragione umana, quell’istinto ormai perduto.

Avete forse mai visto un essere vivente su questo pianeta, uomo escluso, che usa un dolcificante nelle sue bevande o cibi? La risposta è no, ovviamente! L’uomo è l’unico essere vivente che deve dolcificare tutto, anche le cose che di per se sono già dolci: es. i succhi di frutta.

Anni fa, tramite spot pubblicitari e giornali, ci dicevano che “il cervello ha bisogno di zucchero”. Dunque, se non mangiassimo saccarosio (zucchero) il nostro cervello dovrebbe – secondo questi spot – andare incontro a malfunzionamenti, o forse smettere di funzionare del tutto. Ma è davvero così?

Crediamo sia il caso rassicurare tutti, mamme comprese, sul fatto che, seppure l’intera produzione mondiale di saccarosio (zucchero) del pianeta venisse a mancare immediatamente, il cervello di tutti continuerebbe a funzionare come prima o forse anche meglio di prima. Dal punto di vista fisiologico, il saccarosio non è una sostanza né necessaria né benefica. Ma allora se una sostanza non è necessaria, perché ci dicono che il cervello ne ha bisogno? Riteniamo che essendo questi spot a pagamento, ed i committenti essere dei venditori di zucchero da cucina, appare evidente come i signori in questione cercassero di convincerci che il nostro cervello abbia bisogno del loro zucchero e loro dei nostri soldi.

diabeteLa stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, considera il consumo di questa sostanza come una delle probabili cause di carie, diabete ed obesità(WHO | Populations with high sugar consumption are at increased risk of chronic disease, South African researchers report). Lo zucchero raffinato crea dipendenza e impoverisce la riserva di minerali del nostro organismo. Esso altro non è che una sostanza bianca fatta di piccoli cristalli, senza enzimi, senza sali minerali, senza vitamine e senza oligoelementi. E’ un vero e proprio distruttore dell’organismo, venendo a causare demineralizzazione ossea, fermentazioni gastro-intestinali e gas, alterazione della flora batterica, scompensi glicemici seri.

Ricordiamo quanto riportato dal libro consigliato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, “Prevenire i tumori, mangiando con gusto” di Villarini e Allegro con Prefazione di Franco Berrino

“Fino a due o trecento anni fa lo zucchero non faceva parte dell’alimentazione abituale dell’uomo. Era conosciuto come una preziosa spezia importata dall’Oriente, dove cresceva la canna da zucchero, i mercanti veneziani lo vendevano a caro prezzo, soprattutto per scopi medici e solo nelle case reali entrava qualche volta nelle ricette dei dolci. Ci furono tentativi di coltivare la canna da zucchero anche in Europa, in particolare in Sicilia e a Madeira, ma non ebbero successo. Si scoprì poi che la canna cresceva bene nelle terre del nuovo Mondo e subito si prospettarono grandi potenzialità commerciali, ma il massacro degli indigeni aveva fatto mancare la mano d’opera per la sua coltivazione. Per coltivare la canna fu necessario importare schiavi dall’Africa e per alcuni secoli gi affari andarono a gonfie vele. La scoperta che si poteva estrarre zucchero dalla barbabietola rivoluzionò il mercato. Ai tempi di Napoleone si svilupparono gli zuccherifici in Europa e progressivamente i prezzi diminuirono, lo zucchero divenne alimento di tutti e di tutti i giorni … e fu la nemesi che ci rese suoi schiavi“ e aggiungiamo noi, MALATI!!.

Sempre il Prof. Franco Berrino Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori consiglia di ridurre il consumo di carne ad una volta la settimana. “Quando una persona mangia cereali e legumi ha tutte le proteine di cui ha bisogno. I cereali sono poveri di un aminoacido, la lisina, che è invece contenuta nei legumi; i legumi sono poveri di aminoacidi solforati: se li mettiamo insieme abbiamo tutto quello di cui c’è bisogno, senza andare all’eccesso. L’alimentazione troppo ricca di proteine animali provoca un eccesso di acidificazione nell’organismo. Mangiare troppa carne, troppo formaggio o latte è una delle cause dell’osteoporosi, perché l’ambiente acido fa perdere calcio dalle ossa”. Ma la cosa che ci ha colpito maggiormente è il suo parere sulla dieta mediterranea. Alla domanda: La dieta mediterranea è consigliata? Il prof. Berrino rispose “Certamente, ma quella di una volta però, con tante verdure diverse, pochi grassi animali, legumi e i cereali integrali.

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