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Betulla (Betula L.)

BETULLA: descrizione botanica, storia, curiosità, usi, benefici in fitoterapia

betulla2La betulla è una pianta che appartiene alla famiglia delle Botulaceae, proveniente dal freddo, originaria dell’Eurasia, diffusasi in Europa del Nord, Polonia, Francia, Russia, Finlandia, Norvegia e Svezia. In Italia la si trova che cresce più o meno spontanea, principalmente sulle Alpi e Appennini.

E’ un albero che può arrivare fino ai 30 metri di altezza, con una chioma non molto larga che tende al piramidale. Le foglie sono triangolari, seghettate, lunghe 4-6 cm circa e larghe 3-4 cm. Il picciolo è flessuoso, lungo 1-2 cm. Il frutto è una noce piccola provvista di due ali. Il bianco della sua corteccia ed il suo portamento che pende, le conferiscono un aspetto molto delicato.

La sua capacità di resistere all’umidità e al freddo, la rende il simbolo dell’umiltà e della tenacia, dato che riesce ad adattarsi a ciò.

In Scandinavia è uno dei primi alberi ad emettere le foglie in primavera, giusto per questo è stato venerato come l’albero della rinascita primaverile e veniva associato a delle feste popolari religiose. In Francia, nel Medioevo la betulla era considerata simbolo della saggezza e spesso con i suoi rami venivano intrecciate le bacchette dei maestri. Dagli sciamani siberiani è considerata l’albero cosmico ed è la protagonista di diverse leggende e riti di iniziazione. Mentre i Celti la consideravano l’albero aurorale; il primo nella foresta a mettere le foglie insieme con il sambuco.

Secondo alcuni proverbi russi la betulla è dotata di quattro poteri: da luce al mondo, soffoca le grida, guarisce le malattie ed ha funzione detergente. Prima dell’avvento della plastica, quest’albero, per la richiesta da parte degli artigiani calzaturieri, era molto coltivato in tutta l’Italia del nord. Ne è un esempio il film “l’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi. E’ la tragica storia di un padre che, avendo tagliato una piccola betulla abbandonata per fare gli zoccoli a suo figlio, viene licenziato dal padrone; ha così inizio una vera tragedia di vita, frequentissima nella miseria degli anni venti.

Le principali proprietà son racchiuse nelle foglie e gemme. Ricca di flavonoidi, olio essenziale, tannini, saponine, vitamina C, la corteccia contiene betulina, triterpeni e tannini. La linfa della betulla, è una bevanda antichissima, riscoperta in tutto il mondo per le sue virtù purificanti. E’ composta da calcio, magnesio, calcio, manganese, fosforo e potassio. La sua raccolta avviene in primavera, quindi, nel periodo in cui la vegetazione delle piante risulta essere al suo massimo. Si praticano dei fori piccoli nel tronco e si esporta una piccola quantità di linfa; di solito si preleva solo la linfa ascendente, quella più ricca di sostanze nutrienti.

La betulla, in fitoterapia, rappresenta un efficace depurativo naturale che aiuta l’organismo a eliminare le tossine, gli acidi urici, i ristagni di liquidi nei tessuti; quindi è consigliabile a tutti, soprattutto in primavera, per mantenersi o ritornare in ottima forma fisica, per la bellezza della pelle, per favorire la riduzione delle scorie, dei liquidi in eccesso e del sovrappeso. Inoltre, ha la capacità di stimolare le naturali difese dell’organismo contro gli effetti dannosi dei radicali liberi.

Durante il periodo estivo, quando i sali minerali si perdono facilmente, con la sudorazione, risulta essere utile, data la necessità di rimineralizzare il proprio organismo. La betulla si rivela un ottimo rimedio naturale utile per la diuresi e la depurazione, ma anche per la sua azione antisettica e antinfiammatoria. La sua azione diuretica è adatta per riuscire a curare gli edemi di origine cardiaca, per la ritenzione idrica e in caso di ipertensione.

Le foglie di betulla agiscono eliminando cloruri e urati che prevengono la formazione di calcoli renali. Queste foglie sono utili anche per il controllo del metabolismo dei lipidi e del colesterolo. Inoltre integratori di questo tipo sono indicati per la psoriasi, per l’acne giovanile e la seborrea del viso e del cuoio capelluto.

Per far fuoriuscire tutte le sue proprietà benefiche, della betulla vengono utilizzate le foglie fresche o secche, anche sotto forma di infuso e tisana. La tisana ha la capacità di alleviare fastidi come cistiti e altre infezioni delle vie urinarie.

Con la corteccia si possono anche fare dei pediluvi per combattere la sudorazione abbondante dei piedi. La distillazione della corteccia permette anche di ricavare un catrame che viene utilizzato per le affezioni della cute. Dal catrame, a sua volta, si ottiene l’olio essenziale che sotto forma di pomata può essere usato in caso di reumatismi. L’olio essenziale delle gemme ha effetto antisettico e cicatrizzante, si applica sulla pelle in soluzione oleosa. Il carbone del legno di betulla, in polvere finissima, viene anche usato per combattere i fastidi gastrointestinali caratterizzati da meteorismo. La linfa di betulla contiene dei salicilati con effetti analgesici, antinfiammatori e diuretici ed è particolarmente indicata nel trattamento della cellulite. Si assume pura o diluita con acqua, la dose consigliata è di un bicchiere al giorno, la mattina a digiuno. I giovani rami di betulla sono utilizzati, secondo una tradizione tipica del nord Europa, durante la sauna allo scopo di rilassare la muscolatura.

Gli estratti di corteccia di betulla vengono impiegati in ambito cosmetico come ingredienti per la preparazione di lozioni, shampoo e saponi; gli stessi estratti si modellano con il calore, e risultano idrorepellenti. Dalle foglie di betulla si ottengono invece estratti utilizzati sia dall’industria dei prodotti di bellezza che allo scopo di produrre coloranti per tessuti. La corteccia ed il legno della pianta venivano un tempo impiegati come supporto alla scrittura in India e in Russia.

Da non dimenticare, infine, l’utilizzo della betulla come pianta ornamentale, grazie all’eleganza del portamento ed al colore tipico della corteccia; la stessa pianta viene anche impiegata per il rimboschimento e per stabilizzare il terreno, proteggendolo così da frane e smottamenti.

BETULLA: dosi consigliate e controindicazioni

La dose che si consiglia è di tre tazze di tisana al giorno per tre giorni. Per un effetto disintossicante, la tisana di betulla va assunta sempre per tre giorni alternandola con tisane a base si tarassaco e ortica. L’infuso si usa anche per fare impacchi sui capelli per contrastarne la caduta. Le foglie di betulla sono commercializzate anche sotto forma di capsule. Non esistono particolari controindicazioni o tossicità.

BETULLA: curiosità in cucina e ricette

Attraverso il taglio dei rami della betulla si ottiene una linfa che viene più comunemente consumata come bibita soprattutto nelle zone rurali dell’Europa dell’est come  Russia, Bielorussia ed Ucraina. Nelle Isole britanniche, invece, la stessa linfa viene utilizzata secondo tradizione, per la preparazione di una bevanda fermentata.

Le foglie vengono impiegate sia per la preparazione di tisane, sia per preparare grappe e liquori. Vi proponiamo la ricetta di una grappa a base di betulla:

Grappa di betulla:

Ingredienti: 1 litro di grappa, 1 pugno di foglioline fresche di betulla, 60 grammi di miele.

Preparazione: fate macerare le foglie di betulla in ¼ di litro di grappa per 20 giorni, scuotendo il contenitore di tanto in tanto. Filtratelo. Scaldate un pentolino a bagnomaria, fate sciogliere il miele nella grappa rimasta ed aggiungeteli alla grappa aromatizzata. Il liquore può essere bevuto subito.

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