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ANALISI CLINICHE: ANTICORPI ANTI CITOPLASMA NEUTROFILI

ANTICORPI ANTI CITOPLASMA NEUTROFILI

Cos’è: Gli anticorpi diretti contro le componenti del citoplasma dei neutrofili e dei monociti, denominati ANCA, sono immunoglobuline, principalmente IgG, che vengono distinti in p-ANCA e in c-ANCA. La differenza consiste nel  bersaglio target. Già nel 1990 Falk aveva dimostrato che gli ANCA determinano il rilascio degli enzimi contenuti nei granuli primari dei neutrofili. Gli p-ANCA si legano alla cellula bersaglio intorno al nucleo ed attaccano la mieloperossidasi. Gli c-ANCA, invece,  si dispongono secondo i granuli all’interno della cellula ed attaccano la proteinasi 3. Tali autoanticorpi sono considerati come marker sierologico per la diagnostica di vasculiti primarie sistemiche. Inoltre gli anticorpi p-ANCA  sono associati alle patologie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa (si riscontrano nel 60-80% dei pazienti) ed il morbo di Chron (10-30% dei pazienti).

La ricerca di tali anticorpi può essere effettuata mediante un test ELISA o mediante un test di immunofluorescenza indiretta.

Prescrizione esame: Valutazione, identificazione e monitoraggio di vasculiti primarie sistemiche, granulomatosi di Wegener, malattie infiammatorie intestinali,  sindrome di Churg Strauss, Lupus eritematoso sistemico e artride reumatoide.

Valori di riferimento:

Uomo-Donna: negativo

Valori elevati o fuori norma:

La presenza di tali anticorpi comporta vari sintomi patologici. Associate alla positività degli ANCA esistono tre patologie particolari: granulomatosi di Wegener,  sindrome di Churg-Strauss e vasculiti primarie sistemiche. Interessando le pareti dei piccoli vasi possono causare particolari problemi ischemici e aneurismi e anche problemi a livello renale (proteinuria). Si possono verificare manifestazioni patologiche di infiammazione della parete intestinale, con possibile conseguente colite ulcerosa.

Le migliori performance diagnostiche degli ANCA si riescono ad ottenere quando la metodica di immunofluorescenza indiretta viene affiancata dalle metodiche ELISA PR3 (proteinasi 3) e MPO (mieloperossidasi) specifiche.

Solitamente, dopo la positività, si consiglia effettuare la ricerca del titolo anticorpale mediante diluizioni seriali, affinchè si possa individuare la massima diluizione alla quale gli anticorpi sono ancora presenti (maggiore è la diluizione, maggiore è la concentrazione degli anticorpi nel sangue).

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